ASSENZE
Matteo Bosi (2019-2021)
In questa serie torna il tema della memoria e del suo contrario, l'oblio. Una raccolta di cartoline a cui qualcosa è tolto, attraverso macchie, abrasioni, ritagli: come volti che la memoria inizia piano piano a dimenticare; ma l'artista, come fermando questo processo, fossilizza un frammento di memoria che rimane, frammento vivo e vitale. Il lavoro di Matteo Bosi è animato da questo sforzo, come per ricostruire il tempo, in un'epoca che pare sempre più arroccata su un presente senza storia.
"Oggi imperversa nel pianeta un'ideologia del presente e dell'evidenza che paralizza lo sforzo di pensare il presente come storia. [...] Agli occhi dei comuni mortali esso non è più l'esito del lento evolversi del passato, non lascia più intravedere un abbozzo del futuro possibile, ma si impone come un fatto compiuto, opprimente, che fa dileguare il passato e blocca l'immaginazione dell'avvenire."
Marc Augé, Dittatura dell'incerto presente, in "Repubblica", 5 maggio 2006
ABSENCES
This series is about memory and its opposite, oblivion. A collection of postcards from which something is removed, through stains, abrasions, cuts: like faces that memory slowly begins to forget; but the intervention of the artist, by stopping this process, fossilizes a fragment of memory that remains, and that is alive and vital. Matteo Bosi's work is animated by this effort, aimed at reconstructing the time, in an era -as ours is- blocked in a present without history.
"Today an ideology of the present and of the evidence that paralyzes the effort to think of the present as history is spreading on the planet. [...] In the eyes of ordinary people, the present is no longer the result of the slow evolution of the past, it leaves no more to glimpse a sketch of the possible future, but it imposes itself as an accomplished, oppressive fact that makes the past disappear and blocks the imagination of the future."
Marc Augé, Dictatorship of the uncertain present, in "Repubblica", 5 May 2006