Novità / Laboratorium Art Gallery Ferrara


Armonia delle Sfere di Matteo Bosi

09 agosto – 29 settembre 2024

in Via Garibaldi 22 a Ferrara

L’installazione “Armonia delle Sfere” di Matteo Bosi, attraverso la serie di opere “Costellazioni”, si inscrive in una lunga tradizione di pensiero che affonda le sue radici nell’antichità arcaica e percorre tutta la storia della filosofia e della scienza occidentale. La dottrina dell’armonia delle sfere, evocata dai pitagorici e dagli orfici, e successivamente sviluppata da Platone, associa i movimenti delle sfere celesti alla produzione di accordi musicali di ineffabile bellezza, rivelando un universo concepito come un cosmo ordinato, una sinfonia armonica di elementi interconnessi.
 
Fanno parte dell’esposizione anche le cartoline intagliate “Occhi di stelle”, una serie di opere di piccolo formato. I personaggi ritratti in primo piano provengono in gran parte dall’archivio fotografico del teatro Bonci di Cesena, e si tratta per lo più di cantanti e attori del secolo scorso. L’artista mediante il ritaglio, il collage e l’intervento pittorico opera sulle immagini come “scavandole”, per portare alla luce simboli, bagliori, persino nuovi ritratti, come stratificati. E’ un viaggio a ritroso nel tempo: dalla foto in bianco e nero di un attore, al martirio di un santo dei secoli passati, fino a giungere al tempo più remoto della formazione delle stelle, o al non-tempo dei sogni e della musica.
 
In questa visione, l’universo stesso diventa un’immensa orchestra dove le stelle e i pianeti, con i loro movimenti, producono una musica celeste che, pur impercettibile ai nostri sensi, risuona nelle profondità della nostra anima.
Questo concetto fu ripreso dai Padri della Chiesa e dagli autori medievali, che videro nell’armonia musicale del cosmo una prova dell’intelligenza e della bontà di un Creatore. Agli albori della scienza moderna, figure come Keplero e Newton rinnovarono questa visione, trovando nell’ordine matematico dell’universo una testimonianza di una struttura armonica sottostante.
 
Matteo Bosi rende tangibile questa sinfonia cosmica. Le sue opere, realizzate in legno, abitano uno spazio atemporale, echeggiando l’idea di Sant’Agostino secondo cui il tempo è una dimensione dell’anima. Il legno, materiale organico e spirituale, avvolge e nutre queste costellazioni, inchiodate da stelle che, unite da un rosso cordoncino, disegnano figure astrali. Questo uso del cordoncino rosso, che funge da legame tra le stelle, richiama visivamente l’idea di un pentagramma della vita, dove ogni stella è una nota in una melodia eterna.
 
Bosi ci propone un’archeologia dei sentimenti: piccoli oggetti che ricordano gli ex-voto, offrendo una narrazione che trascende il tempo e diventa preghiera. Ogni opera diventa così una meditazione sulla natura del tempo, un’esplorazione delle dimensioni spirituali e musicali dell’universo.
Il legno, con la sua dimensione spirituale e nutritiva, diventa il medium attraverso cui Bosi ci collega a questa sinfonia universale, offrendo un’esperienza sensoriale e meditativa che trascende il tempo e lo spazio.
 
“Armonia delle Sfere” è un invito a percepire l’universo come un insieme armonico e ordinato, dove ogni elemento ha il suo posto in una sinfonia infinita. Bosi riesce a tradurre in forme visive l’idea che l’intero cosmo sia un luogo di bellezza e ordine, una concezione che, sebbene antica, risuona ancora profondamente nelle nostre anime contemporanee. In questa visione, il “pentagramma della vita” diventa una metafora potente, dove ogni stella è una nota e ogni costellazione un accordo in una composizione eterna dove la nostra esistenza stessa è parte di questa musica cosmica.
 
M.N.B
 
coordinamento a cura di Paolo Squerzanti